La mattina di domenica 3 giugno 2018 Alessandra Appiano è fuggita dall’ospedale Villa Turro San Raffaele di Milano, dove era ricoverata per una grave depressione. Il suo corpo senza vita, con il braccialetto identificativo dei degenti e l’agocannula della fleboclisi, è stato ritrovato sulla tettoia dell’Hotel Ramada. E’ stato il marito Nanni Delbecchi, avvisato dalle forze dell’ordine, a dare all’ospedale la notizia del decesso. Da quel momento Nanni e un piccolo gruppo di amici –la vera famiglia di Alessandra e Nanni- non hanno abbandonato l’idea di far nascere questa associazione [vedi statuto], e questo luogo virtuale dove Alessandra possa continuare a esistere, e non solo.
Il primo novembre 2018 Alessandra è stata accolta nel novero dei cittadini benemeriti e illustri della città di Milano il cui nome è presente nel famedio del Cimitero Monumentale, con questa motivazione letta dal sindaco Giuseppe Sala.
“Scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice di numerose trasmissioni televisive, vinse nel 2002 il Premio Bancarella con “Amiche di salvataggio”. I suoi libri, tradotti e letti in tutta Europa, esplorano l’universo femminile contemporaneo con arguzia e ironia. Milano nel 2013 le conferì l'Ambrogino d'oro, massima onorificenza civica, per il suo impegno nel volontariato e nel sociale con Fondazione Exodus: sua l’ideazione del Mercato della Solidarietà giunto alla sua XVIII° edizione. Dal 2015 è stata ambasciatrice di Oxfam.”
In questa stanza daremo conto delle iniziative nate per ricordarla, degli eventi promossi dall’Associazione. Inoltre vi si ricostruisce la storia del procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Milano in seguito al decesso di Alessandra mentre era sotto ricovero nel Centro Disturbi dell’Umore dell’ospedale San Raffaele Turro di Milano.
Alessandra aveva il culto dell'amicizia. Nella sezione intitolata “Mi ricordo”, chiunque ne sia stato amico, non importa quando e per quanto, potrà postare un suo ricordo personale.
In questo ambiente ci interroghiamo sul tabù della depressione e dei disturbi dell’umore, sullo stigma che incombe sui malati psichiatrici e le loro famiglie, sulle diverse e tra loro contrastanti tendenze della psichiatria, sulle lacune della Legge 180… in ultima analisi, sul conflitto misterioso tra depressione e ricerca di senso della propria vita.
Questa terza stanza vuole essere, in via sperimentale, un luogo di autoaiuto e consapevolezza per i cosiddetti survivors, come sono definiti i sopravvissuti a un tentativo di suicidio o chi ha perduto una persona cara in seguito a un gesto estremo di quest’ultima. Dopo essersi registrati, sarà possibile narrare la propria esperienza e condividerla con altri.
Chi se ne va continua a vivere nel cuore e nella memoria di chi resta, questo lo sappiamo da sempre, e ogni giorno ne abbiamo le prove. L’Associazione Amici di salvataggio è nata per questo motivo, e al tempo stesso affinché gli enormi interrogativi senza risposta legati alla fine di Alessandra Appiano vengano affrontati, certi tabù vengano infranti, nella speranza che la medesima maledizione non si abbatta su altri. Questa Associazione nasce in sordina, con mezzi limitati, come una scommessa, e vivrà solo se un numero sempre maggiore di persone la riterrà utile, partecipando alla vita del sito e contribuendo alla sua concreta sopravvivenza. E’ una scommessa nella scommessa.
Al momento, è possibile contribuire in due modi. Attraverso una donazione (fiscalmente deducibile) sul conto corrente intestato all’Associazione Alessandra Appiano-Amici di salvataggio Organizzazione di volontariato:
CODICE IBAN
IT89 K 05034 01741 000000020254
E’ anche possibile devolvere il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi all’Associazione:
CODICE FISCALE
97860890157
Siamo nelle vostre mani, e nei vostri cuori. Senza, l’Associazione non avrebbe ragione di esistere.
I libri amati da Alessandra, i libri che sondano il mistero doloroso della depressione, i libri che affrontano “il solo problema filosofico veramente serio: quello del suicidio” (Albert Camus). In ogni stanza del sito c'è posto per una serie di consigli di lettura coerenti ai temi trattati. Chiunque ha facoltà di proporre e motivare i propri titoli.