Survivors

Immagini e storie di sopravvivenza
  • Mi chiamo Maria Evelina, ho 61 anni.

    Sono la madre di Leonardo che ha scelto di andarsene nel 2006, a 26 anni. Poco dopo scrivevo: “Come faccio a sostenere il peso di un bagaglio che non è solo il mio, e che non posso più trasmettere? Questo significa ereditare: trasmettere. Come una specie di staffetta che attraversa i secoli. E quando uno degli atleti getta la spugna, la squadra viene eliminata.” E ancora: “Quando i genitori se ne vanno, tu diventi il primo della fila, è nell’ordine delle cose. Ma se così non va? Se l’ordine si capovolge e tu rimani gambe all’aria a chiederti cos’è successo? Che ci faccio in questa scomoda posizione, nessuno mi aveva avvertito… Se i tuoi rami si spezzano, i tuoi frutti si frantumano a terra diventando un’informe poltiglia? E se nel frattempo sei un vecchio albero che non può più dare altro che il suo tronco spoglio, solitario, desolato, un po’ avvizzito? E’ difficile, ora, inventarti un ruolo, darti un senso nuovo. Tutto da rivedere. Tutto tragicamente innaturale, essere il primo e l’ultimo della fila”. Ho cominciato a scrivere per non impazzire. Da questo dolore non posso guarire, ma sto imparando a conviverci.

  • SNOOPY

    Snoopy mi è stato regalato dal mio primo ragazzo. Poi è diventato il pupazzo col quale Leonardo ha dormito per anni. Me lo ricordo avvolto in un piumino rosso, con la febbre, gli occhi lucidi, davanti alla televisione, abbracciato a Snoopy.

  • Noi al mare

    Questa foto colorata e spensierata, di noi al mare, ferma quel tempo magico in cui Leonardo, bambino e adulto insieme, spiritoso e sensibile, era anche l’amico ideale per partire in vacanza.

  • Colui che è stato

    “Colui che è stato ormai non può più non essere stato. Oramai il fatto misterioso e profondamente oscuro di aver vissuto è il suo viatico per l’eternità”. Vladimir Jankélévitch

  • Chi sono i survivors?

    Sono coloro che hanno perso una persona cara, un parente o un amico a causa di un gesto suicida. Dove c’è un suicidio c’è un survivor, anzi, secondo Shneidman (1972) per ogni suicidio ci sono più o meno 6 o 10 survivors che hanno sperimentato un evento traumatico di enorme portata. I survivors sono candidati ad uno stress che avrà pesanti conseguenze sul funzionamento individuale, relazionale, sociale e lavorativo.

    Ogni anno sono più di 800 mila le persone che muoiono a causa del suicidio, in media si registra una morte ogni 40 secondi. Il fenomeno riguarda in particolare i giovani: il suicidio è la seconda causa di morte tra i 15 e i 29 anni.

    Siaga | Giovanna | Evelina | Anna | Rina | Andrea

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