Survivors

Immagini e storie di sopravvivenza
  • Mi chiamo Rina Di Pietro.

    Mio figlio Fabrizio si suicidò nel 2012, all’età di 41 anni. Il mio adorato angelo ora è in cielo, un ragazzo esemplare, buono e puro. Sempre con il sorriso e pronto ad aiutare tutti. Era un ragazzo intelligentissimo sin da bambino, al colloquio con gli insegnanti mi dicevano: “che dire di Fabrizio, è il figlio che ogni genitore vorrebbe.

  • ALTA UNIFORME

    Dopo il diploma si era iscritto all’università, facoltà di ingegneria elettronica. Successivamente fece domanda per diventare ufficiale dell’esercito, era il suo sogno! Accettata la domanda partì immediatamente per la sua nuova avventura... Indossava il cappello dell’alta uniforme con fierezza.

  • L’emozione più grande

    Mi accompagnò all’altare nel giorno del mio anniversario di 25 anni di matrimonio, ed è stata l’emozione più grande, io e lui che mi teneva sotto braccio.

  • Arrivederci in cielo

    “Tesoro della mamma adorato tu sai quanto bene ti ho voluto e quanto te ne vorrò per sempre. Sei stato il mio ORGOGLIO! Arrivederci in cielo. Grazie signore per avermi donato un figlio così, un Angelo.”

  • Chi sono i survivors?

    Sono coloro che hanno perso una persona cara, un parente o un amico a causa di un gesto suicida. Dove c’è un suicidio c’è un survivor, anzi, secondo Shneidman (1972) per ogni suicidio ci sono più o meno 6 o 10 survivors che hanno sperimentato un evento traumatico di enorme portata. I survivors sono candidati ad uno stress che avrà pesanti conseguenze sul funzionamento individuale, relazionale, sociale e lavorativo.

    Ogni anno sono più di 800 mila le persone che muoiono a causa del suicidio, in media si registra una morte ogni 40 secondi. Il fenomeno riguarda in particolare i giovani: il suicidio è la seconda causa di morte tra i 15 e i 29 anni.

    Siaga | Giovanna | Evelina | Anna | Rina | Andrea

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